I videogiochi su Biancaneve a partire da Walt Disney e fino a Happily Ever After

Alcuni prodotti s’ispirano al classico d’animazione del 1937, un altro si basa invece su un film dell’89 che offre un seguito della storia

Nel bene o nel male, tutti quanti stanno parlando di Biancaneve, negli ultimi giorni, dopo l’uscita nei cinema del più volte rimandato film in live action di Walt Disney. La pellicola con Gal Gadot nei panni della Regina e Rachel Zegler in quelli di Biancaneve ha davanti a sé una strada impervia: la sua performance al botteghino è stata inferiore alle aspettative e dovrà incassare parecchio per poter anche solo rientrare nei costi di produzione. Il film viene ovviamente confrontato con il classico d’animazione della Disney, essendo il suo rifacimento live action, ma non mancano i confronti con la “versione originale”, che poi originale non è: come per gran parte delle fiabe, l’origine della storia di Biancaneve si perde nelle tradizioni orali del passato. In tutto questo, ho voluto dare un occhio ai videogiochi ispirati alla storia di Biancaneve (sia in versione disneyana, sia nella versione dei fratelli Grimm). Sono emersi alcuni prodotti ma – lo devo confessare – meno di quelli che mi sarei aspettato. È vero che il materiale di partenza è piuttosto “statico”, ma altre storie con un’impostazione similare hanno visto delle interessanti riscritture. Penso per esempio a Cinders del 2012, una versione a bivi della storia di Cenerentola in cui è possibile raggiungere dei finali differenti rispetto al matrimonio col principe (per esempio facendo fuggire di casa Cenerentola o facendola riappacificare con le sue sorellastre).

Nel caso di Biancaneve, ci sono ovviamente alcuni videogiochi direttamente legati al classico d’animazione del 1937. Tra questi ricordiamo Walt Disney’s Snow White and the Seven Dwarfs del 2001, per la console portatile Game Boy Color. Il gioco è composto da una serie di prove legate ai momenti principali del film, in cui si gioca nei panni di Biancaneve o di uno dei nani. Come molti altri prodotti su licenza, non è un videogioco memorabile ed è alquanto derivativo nelle sue meccaniche, ma aveva dei bei modelli dei personaggi, per un videogioco portatile di quel periodo. Qualche anno più tardi, nel 2013, è arrivato Snow White: Queen’s Return, per smartphone. Questo si colloca dopo gli eventi del film: la Regina è sopravvissuta e ha maledetto la foresta in cui vivono i nani. Si tratta di un vago pretesto narrativo per assegnare al giocatore una serie di piccoli incarichi, col fine di riportare la foresta al suo antico splendore. Come molti videogiochi per smartphone, dopo un po’ di tempo i server sono stati chiusi e non è più possibile giocarci. I personaggi del cartone animato compaiono anche in più occasioni nella serie Kingdom Hearts, che unisce il mondo di Walt Disney con quello di Final Fantasy.

Qualche titolo si trova anche al di fuori dei prodotti disneyani. Uno di questi è Snow White: Happily Ever After, pubblicato nel 1994. Merita di essere ricordato perché si basa su un film d’animazione curioso: Happily Ever After del 1989, che si proponeva come seguito della storia di Biancaneve. Nel film la minaccia giunge da Lord Maliss, il fratello della Regina, e Biancaneve viene aiutata dalle sette cugine dei nani. Il videogioco è un platform piuttosto classico, ma è interessante il suo legame con questo film. Possiamo infine ricordare – per ragioni differenti – Snow White and the 7 Clever Boys del 2006, uscito in un periodo in cui abbondavano videogiochi di questo genere, simili nel titolo e nel design dei personaggi ai classici Disney, con cui però non avevano alcun reale legame. Quest’ultimo è generalmente ricordato solo dagli amanti del trash.

di Francesco Toniolo

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