Finspan: esplorare gli abissi con la passione di un biologo marino

Wingspan, creato da Elizabeth Hargrave, ha rappresentato una piccola rivoluzione nel mondo dei giochi da tavolo

Creato da Elizabeth Hargrave, non solo ha riscosso un enorme successo commerciale, con oltre 2 milioni di copie vendute a oggi, ma è anche riuscito a raggiungere un pubblico molto più ampio del solito, perché mentre i giocatori esperti lo apprezzano per le solide meccaniche, altri si sono interessati soprattutto per la tematica del birdwatching, rimanendo affascinati dalle carte splendidamente illustrate, che, accompagnate da brevi testi, aiutano a comprendere il meraviglioso mondo degli uccelli.

A distanza di 6 anni, ecco arrivare nei negozi una nuova interpretazione di quel sistema di gioco, questa volta dedicato agli abitanti delle profondità marine.

Finspan è una sfida per 1–5 giocatori in cui ciascun partecipante assume il ruolo di un biologo marino impegnato a scoprire la fauna subacquea della propria plancia Oceano. Quest’ultima presenta tre colonne con bordo colorate conosciute come Siti d’immersione che a loro volta sono suddivisi in tre livelli di profondità: la zona Eufotica, più vicina alla superficie; la zona Disfotica, area intermedia buia; e la zona Afotica, immersa nell’oscurità. All’inizio della partita, ogni giocatore riceve i sei sommozzatori del colore scelto, dei segnalini uova/giovani pesci e cinque carte di cui due da un mazzo speciale e le restanti 3 dal mazzo principale composto da ben 125 pesci diversi.

Durante il proprio turno è possibile decidere se usare uno dei sommozzatori per “piazzare un pesce” o per “effettuare un’immersione”. Nel primo caso si sceglie una carta dalla propria mano e si paga il costo indicato; questo può richiedere di scartare altri pesci dalla mano, l’utilizzo di segnalini uova/giovani pesci, oppure il “consumo” di un pesce già presente nel proprio oceano, ossia bisogna posizionare la nuova carta sopra una già esistente facendo attenzione che il nuovo arrivato sia più grande del precedente. Per il piazzamento si deve fare attenzione alle richieste specifiche di quelle specie in fatto di zona di profondità e sito d’immersione. In alcuni casi, collocare la carta comporta l’attivazione immediata, e per una sola volta, di una specifica azione riportata sulla carta. Queste spaziano dal posizionamento delle uova, alla nascita di piccoli pesci, passando per la possibilità di formare branchi e il poter ottenere carte sia dal mazzo principale che da quelle scartate in precedenza.

L’altra azione possibile, “effettua-re un’immersione”, prevede di far scendere uno dei propri sub lungo una delle tre colonne sulla plancia. Durante il percorso, il sub ottiene dei bonus standard abbinati ai tre livelli di profondità e attiva le abilità delle carte pesce con la scritta “Quando Attivata”.

La partita si svolge in 4 round, ciascuno composto dall’uso dei 6 sommozzatori di ogni sfidante, alla fine dei quali si conteggiano i punti ottenuti dalle carte pesce giocate, dalle uova, dai giovani pesci e dai branchi che si sono formati.
Finspan è un ottimo titolo per cercare di far avvicinare nuovi giocatori al mondo dei “board games”

Finspan non eredita solo il concept di base da Wingspan, ma anche quella sensazione di arricchimento culturale attraverso l’attività ludica. Partita dopo partita si imparano le caratteristiche uniche dei pesci, ci si sorprende nel trovare carte raffiguranti specie familiari e si imparano nomi e definizioni scientifiche; già dopo la prima sfida, infatti, si comincia a parlare come veri esperti, usando correttamente il termine “avannotti” per indicare i piccoli pesci appena usciti dallo stato larvale, oppure zona Afotica per gli abissi oscuri.

Dal punto di vista ludico, Finspan si differenzia dal suo predecessore grazie a una gestione delle risorse più semplificata e al continuo dilemma su come impiegarle: spenderle per giocare nuovi pesci oppure conservarle per fare punti, come spostare gli avannotti per formare preziosi branchi di pesci. Inoltre, vi è maggiore libertà nel posizionamento delle carte sulla plancia e, in assenza di una risorsa condivisa come la mangiatoia di Wingspan, l’interazione tra i giocatori risulta meno intensa.

In generale si tratta di un titolo di grande qualità, forse un po’ ostico per i principianti assoluti di questo hobby, ma comunque facilmente comprensibile e perfetto per sfide in famiglia che coinvolgono partecipanti dagli 8 anni in su.

Finspan si conferma come un raffinato tributo al mondo naturale, capace di trasformare ogni partita in un autentico viaggio di scoperta. Se Wingspan ha fatto appassionare il pubblico al volo leggero degli uccelli, Finspan ci immerge nelle profondità marine, svelando con cura e passione i misteri e le meraviglie della vita subacquea.

di Carlo Chericoni

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