Ecco come i peptidi diventano gli alleati della skincare routine

SARA PIANIGIANI, FORMULATRICE DEL BRAND BIOFFICINA TOSCANA SPIEGA IL LORO IMPIEGO E UTILIZZO NEI PRODOTTI DI BELLEZZA

Molecole biologiche composte da catene di amminoacidi legati tra loro da legami peptidici, i peptidi svolgono un ruolo fondamentale in numerosi processi biologici. Possono essere di origine naturale o sintetica e vengono impiegati in molti settori, tra cui la medicina, la nutrizione e la cosmetica. Ci racconta a cosa servono e come vengono impiegati nei prodotti di bellezza la dottoressa Sara Pianigiani, formulatrice del brand Biofficina Toscana.

A cosa servono i peptidi? Perché vengono usati nei cosmetici?

«I peptidi sono una classe di composti chimici rappresentata da molecole formate da un numero variabile di amminoacidi, legati tra loro attraverso un legame peptidico. Più peptidi legati insieme costituiscono una proteina. I peptidi hanno un ruolo fondamentale nei processi fisiologici del corpo umano, perché sono impiegati in attività di regolazione, crescita, omeostasi, riproduzione, metabolismo cellulare e comunicazione intercellulare. In cosmesi, sono utilizzati per stimolare la produzione delle molecole che formano e sostengono l’epidermide come il collagene e l’elastina, garantendo tono e compattezza, inibire gli enzimi che degradano le proteine strutturali della pelle e rallentare i segni del tempo attraverso diversi meccanismi d’azione».

Quali sono i peptidi migliori per le varie funzioni?

«Nei prodotti cosmetici troviamo peptidi che inibiscono i neurotrasmettitori, nella fattispecie le molecole responsabili della contrazione della muscolatura facciale, avendo un’azione antiage, ma anche peptidi trasportatori, che portano microelementi nelle cellule dell’epidermide aiutando l’elasticità cutanea. I peptidi di segnale, invece, coadiuvano la traslocazione di proteine presso il loro specifico sito d’azione intracellulare e, di fatto, sono utilizzati perché in grado di stimolare i fibroblasti cutanei nella produzione di collagene. Ci sono poi i peptidi che inibiscono gli enzimi, in particolare quelli che degradano collagene ed elastina causando l’invecchiamento cutaneo. Per esempio, tra i peptidi di segnale è noto il Palmytoyl pentapeptide-4 che stimola la regolazione della sintesi di nuovo collagene. Tra i peptidi che inibiscono i neurotrasmettitori c’è l’Acetil esapeptide-3 che inibisce la formazione di acetilcolina attenuando la contrazione muscolare e lo sviluppo delle rughe. Tra i peptidi trasportatori, invece, c’è il GHK-Cu che, pur essendo un peptide di segnale, forma dei complessi con il rame trasportandolo nelle cellule dove questo oligoelemento diventa cofattore della superossido dismutasi, enzima antiossidante. Infine, bisogna per forza menzionare l’Oligopeptide-20 che stimola la sintesi di collagene e glicosamminoglicani e gli altri peptidi che inibiscono le metalloproteinasi della matrice che degradano la matrice extracellulare, causando perdita di tono e compattezza cutanei».

Dove si trovano i peptidi?

« Li possiamo principalmente ritrovare nelle creme viso idratanti, nelle creme per il contorno occhi e nei sieri formulati appositamente con peptidi. Poiché i peptidi hanno un peso molecolare ridotto, potrebbero penetrare più facilmente delle proteine nelle cellule dell’epidermide quando applicati topicamente. Poi, in base alla natura del peptide, ogni molecola andrà a svolgere la sua funzione specifica».

Ci sono abbinamenti consigliati e vincenti fra peptidi e altri ingredienti?

« Poiché i peptidi in cosmesi vengono principalmente utilizzati per la loro funzione antiage e antiossidante, spesso li ritroviamo in formulazioni cosmetiche contenenti anche vitamina C stabilizzata, per la sua potente azione antiossidante, oppure il retinolo e i suoi derivati, che stimolano i fibroblasti a produrre nuove fibre di collagene e migliorano l’elasticità cutanea. Possiamo trovare i peptidi associati anche al tocoferolo, che viene impiegato per la sua azione antiradicalica e antiossidante, alla niacinamide, che illumina l’incarnato, all’acido ialuronico o alla caffeina, che è un vasocostrittore che, soprattutto nei contorno occhi, rende meno visibili i capillari sottocutanei ».

Qual è la differenza fra i peptidi biomimetici e peptidi naturali?

« I peptidi biomimetici sono prodotti per via sintetica attraverso tecniche biotecnologiche e contengono sequenze amminoacidiche identiche ai peptidi fisiologici. Dal greco bios, vita, e mimesis, imitazione, sostanzialmente mimano la struttura molecolare e quindi la funzione e l’efficacia dei peptidi naturalmente presenti nelle nostre cellule. Il vantaggio di utilizzare i peptidi biomimetici rispetto a quelli naturali è che sono di più facile impiego e realizzazione rispetto a quelli naturali».

di Francesca Pelucchi

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