Ora legale e traumi, l’esperto: “Desincronizza i ritmi circadiani dell’organismo”
30 Marzo 2025 04:31
Mettere le lancette dell’orologio avanti di un’ora – come avviene nella notte fra il 29 e il 30 marzo – può essere un trauma. L’ora legale è arrivata in Europa e negli Stati Uniti poco più di un secolo fa durante la prima guerra mondiale: allora era uno stratagemma per risparmiare energia in un’epoca difficile, oggi è un piccolo “dramma” che passa inosservato solo a un terzo della popolazione. Al punto che sempre più medici chiedono di restare tutto l’anno in uno stesso orario per evitare le conseguenze sulla salute del cambio dell’ora.
le conseguenze
“Qualche problema in effetti il cambio dell’ora lo dà – ammette il medico Nicola Arcelli -; è una specie di desincronizzatore dei ritmi circadiani dell’organismo: soprattutto chi ha un metabolismo del risveglio più lento al mattino ne patisce gli effetti perché è come se fosse svegliato mentre è in fase rem. Questo provoca anche un aumento degli ormoni dello stress, del cortisolo”.
Più generalmente però gli effetti sono più blandi: “Sonnolenza diurna, un calo nella concentrazione e attenzione, modifiche del tono dell’umore con una maggiore ansia e irritabilità – va avanti Arcelli – fortunatamente si tratta di effetti limitati”.
“senso di stanchezza e disorientamento”
La conferma di quanto l’introduzione dell’ora legale in certe persone costituisca un problema arriva dalla psicologa Alessandra Locatelli: “Ci potrebbe essere un cambiamento del ritmo circadiano di sonno-veglia – spiega – e questo sulla persona può provocare una sensazione di stanchezza e disorientamento che può influenzare l’umore e l’attenzione. Ma irritabilità e stanchezza poi passano”.
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