Vedova e fragile raggirata da finto spasimante, truffa da 100mila euro
19 Marzo 2025 08:38
Un 50enne italiano, domiciliato in provincia di Genova, è stato sottoposto al divieto di dimora a Piacenza e al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico a una donna, vittima di una truffa.
In seguito a una articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla Polizia di Stato di Piacenza, l’uomo è stato sottoposto a indagini per aver circuito la donna, fragile rimasta da poco vedova, sperperando quasi tutto il suo patrimonio.
avvio su segnalazione delle poste
L’attività di polizia giudiziaria è stata avviata grazie alla provvidenziale segnalazione delle dipendenti di un ufficio postale cittadino, e ha permesso di far emergere come l’indagato, nel corso degli ultimi mesi, fosse riuscito a carpire la fiducia ed a sperperare il patrimonio della vittima della truffa sentimentale.
L’indagato, dopo aver agganciato la donna grazie ad una complice, fingeva di essersi innamorato di lei, approfittando del fatto che fosse da poco rimasta vedova ed affetta da patologia psichiatrica, l’ha convinta di voler avviare una convivenza con lei, inducendola a versare ingenti somme di denaro.
In particolare, con varie scuse quali malattie, minacce da terzi o necessità lavorative, l’ha indotta a versargli complessivi 52.880 euro, consegnandogli di fatto quasi tutti i suoi risparmi.
soldi sperperati nel gioco d’azzardo
L’uomo ha sperperato immediatamente i soldi ricevuti, principalmente con il gioco d’azzardo, riuscendo nel giro di pochi mesi a mandare la donna sul lastrico, senza che nessuno segnalasse la vicenda alle Forze dell’Ordine.
le modalità della truffa
A gennaio è arrivata in Questura, da parte di un ufficio postale, la segnalazione di operazioni sospette in atto. Gli agenti hanno potuto così incontrare la donna e farsi raccontare i motivi dei versamenti: era stata convinta che il compagno fosse ricoverato all’estero da mesi e le aveva riferito di avere bisogno di denaro per cure mediche.
Intuito che si trattasse di una truffa sentimentale la Squadra Mobile ha proceduto con il sequestro preventivo d’iniziativa di tutti i rapporti economici della donna e dell’indagato, riuscendo a mettere in salvo 22.500 euro, ultimi soldi rimasti alla donna.
le indagini
Le indagini hanno permesso di ricostruire che l’indagato era riuscito ad avvicinare la vittima grazie alla collaborazione di un’altra donna, verosimilmente la vera compagna, che aveva conosciuto la vedova a bordo di un autobus e, comprendendo lo stato di solitudine in cui versava, l’aveva messa in contatto con il finto spasimante, che era riuscito abilmente a convincerla di essersi innamorato di lei.
E’ emerso che in pochi mesi l’indagato era riuscito a causare un danno economico alla donna pari a circa 100mila euro, costringendola a vivere senza riuscire nemmeno più a pagare il riscaldamento di casa o a fare la spesa, nella convinzione che l’amato sarebbe andato a convivere con lei.
ulteriori indagini
Sono in corso indagini per verificare se vi sino ulteriori vittime dell’indagato, anche alla luce della professionalità e della pervicacia dimostrate durante il raggiro.
Nella vicenda in questione è stata fondamentale l’accortezza del personale in servizio alle poste, attraverso l’opera sia della dipendente al front office che della direttrice dell’Istituto, che ha permesso di far emergere una vicenda che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta, consentendo all’indagato la completa depredazione del patrimonio della vittima, in parte fortunatamente salvato dall’intervento della Polizia di Stato.
cosa sono le romance scam
Le truffe sentimentali sono un tremendo fenomeno, particolarmente insidioso, nelle quali la vittima viene contattata da una persona asseritamente dell’altro sesso, che si presenta solitamente come un uomo di bell’aspetto, benestante e recentemente vedovo, di professione medico o militare, che seduce l’ignara vittima che, convinta di aver intrapreso una vera relazione a distanza, inizia ad inviare ai truffatori continui bonifici per togliere l’amato dagli immaginari guai in cui è incappato o mandargli i soldi per poter pagare il viaggio per venire finalmente a trovare la vittima.
Il fenomeno delle romance scam è particolarmente diffuso in Italia.
La più grande difficoltà che gli investigatori hanno in questo genere d’indagini è quella di ottenere la denuncia da parte della persona offesa. Spesso la vittima viene avvisata da familiari ed amici che sta venendo raggirata, ma reagisce negando gli avvertimenti e continuando con la relazione col truffatore, respingendo chi ha provato ad aiutarla. In un secondo momento, resasi finalmente conto dell’inganno, la vittima viene presa da un profondo senso di sconforto per aver patito la truffa, ed evita di confidarsi col prossimo, ed a maggior ragione coi poliziotti, per la vergogna di essersi fatta ingannare.
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