Orti urbani: 143 domande per 89 spazi, la maggior parte da piacentini Over 65
19 Marzo 2025 03:40
Sono ben 143 domande arrivate in risposta al bando per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani di Piacenza. In tutto sono 89 gli spazi messi a bando in diverse zone della città, da via Degani a Montecucco, da via Einaudi a via Boselli: per aggiudicarsene uno per i prossimi cinque anni – al termine dei quali gli orti saranno di nuovo riassegnati – hanno fatto domanda 86 piacentini over 65 anni, che spesso hanno già in gestione un orto urbano da tempo, e 57 under 65 già pensionati.
CONSEGNA UFFICIALE IL 15 APRILE
Il bando, uscito all’inizio di febbraio, si dovrebbe concludere con la consegna ufficiale degli spazi il 15 aprile: “Non è stato un mese semplice per i lavori a causa del maltempo – continua Bongiorni – abbiamo raddoppiato le squadre di operai in modo da rispettare la data di consegna a metà aprile. A valutare le domande sarà una commissione interna composta dall’ufficio Partecipazione e dall’ufficio Verde che stilerà una graduatoria che si vorrebbe rendere disponibile qualche giorno prima della consegna degli orti”.
ORTISTI NON SI NASCE, SI DIVENTA (ANCHE A 80 ANNI E PIÙ)
Riccardo Mori ha 84 anni. Ma quando mostra il suo orto si illumina come un ragazzo. “Adesso c’è poca roba, un po’ di gorgnalini, il prezzemolo e poi lui, che è molto bello” spiega, indicando un piccolo pesco tutto fiorito proprio sul confine del suo pezzetto di terra. Riccardo Mori è uno degli ortisti di via Degani: “Quest’orto ce l’ho da quindici anni, ma anche da prima, da quando qui eravamo in sei e l’orto era grande quattro volte tanto – spiega girando con la sua cagnolina di 12 anni ribattezzata “Picina” fra i vialetti che delimitano gli appezzamenti di terra di cui conosce tutti i proprietari – se penso che non li voleva nessuno…”. Riccardo ha presentato la domanda in Comune per avere ancora riassegnato l’orto: non è l’ortista più anziano, ma è sicuramente uno dei veterani insieme ad altri tre o quattro.
Francesco Gatti mostra le sue piante di cavolo nero e gli spinaci: anche lui ha partecipato al bando del Comune per vedersi riconfermata l’assegnazione di un orto. “Mi occupo di questo spazio da una decina d’anni: di lavoro facevo il tecnico in centrale a Caorso, ma ho sempre vissuto in campagna – spiega – qui siamo ospiti, non chiediamo nulla, anche se ci sono persone anziane che in questi anni hanno fatto tanto per questi spazi. E tutti noi cerchiamo di tenere in ordine non solo gli orti, ma anche l’area fuori che a volte non è proprio ben frequentata. Speriamo di poter continuare a farlo, solo questo”.
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