“Era un matrimonio conflittuale ma non ci furono maltrattamenti”: assolto
16 Marzo 2025 05:00
“Esistono convivenze e matrimoni difficili che dovrebbero risolversi con una separazione, non finire davanti a un giudice penale per il reato di maltrattamenti”. È il commento dell’avvocata Paola Battisti al termine del processo a un uomo di 69 anni, assolto dal reato di maltrattamenti verso la moglie 63enne.
Le accuse della procura erano pesanti. Nel capo d’imputazione si legge che l’uomo si disinteressava totalmente ai bisogni familiari sperperando tutti i suoi soldi per bere, ubriacarsi e nel gioco d’azzardo. E quando la moglie lo invitava a rimettersi in riga, lui avrebbe reagito con insulti e minacce come “senza di me sei morta di fame” e “ti uccido”. Una situazione che dal 2016 al 2021 si sarebbe ripetuta quasi ogni giorno, sfociando in alcune aggressioni fisiche e l’intervento delle forze di polizia.
La moglie si è costituita parte civile con l’avvocata Mara Tutone, ma al termine del processo, dopo aver sentito numerosi testimoni, e nonostante la richiesta del pubblico ministero Antonio Rubino di condanna a due anni di reclusione, il giudice Federico Baita ha assolto l’imputato.
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