Malore durante un viaggio con il Comune, dopo 18 anni arriva il “no” al risarcimento
10 Marzo 2025 02:39
Ci sono voluti 18 anni per vedere la fine della causa civile avviata contro il Comune di Piacenza dai familiari di una signora che ebbe un grave problema di salute durante un viaggio in Turchia organizzato dagli uffici di Palazzo Mercanti.
Con il risultato di veder rigettata la richiesta di risarcimento, oltre a dover pagare le spese di giudizio, come stabilito da una sentenza della Cassazione delle scorse settimane.
Per la comitiva piacentina la vacanza in Turchia si svolse dal primo al 15 ottobre del 2007. Il viaggio, organizzato dal Comune insieme a un’agenzia viaggi, prevedeva la formula “tutto compreso” e la garanzia dell’assistenza medica e infermieristica.
Durante la vacanza la donna ebbe un’emorragia cerebrale, che richiese il ricovero in una clinica. I parenti decisero il rientro in Italia della donna. “Le modalità di rientro vennero ritenute inadeguate e i parenti si fecero carico delle spese, pari a 26.676 euro”, riassumono i giudici della terza sezione della Suprema Corte.
Per questo nel marzo 2009 il Comune e un’assicurazione vennero citati in giudizio.
L’Avvocatura del Comune ritenne infondata la pretesa perché la donna non era residente a Piacenza ed era cliente diretta dell’agenzia viaggi.
A novembre del 2017 il tribunale di Piacenza emise un giudizio sfavorevole verso la donna e i suoi familiari.
Nella sentenza – ricorda la Cassazione – veniva sottolineato che “l’attrice era stata vittima di più eventi traumatici”, non solo in Turchia ma anche successivamente all’ospedale di Piacenza, “ed era rientrata in Italia contro il parere dei medici che l’avevano in cura in Turchia”. Inoltre, secondo i giudici piacentini il collegamento tra le diverse patologie “era soltanto ipotetico”.
Contro la decisione di primo grado era stato presentato Appello, rigettato il 17 maggio del 2022. Il caso è dunque approdato in Cassazione, che ha confermato le sentenze.
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