Cittadella, Barbieri: “Non si addossino responsabilità alla mia giunta”
01 Marzo 2025 11:01
“Finora tutto regolare, stop solo se cambierà qualcosa” queste le parole della sindaca di Piacenza Katia Tarasconi in merito agli ultimi sviluppi legati alla realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella, con la notizia dell’avvio di un procedimento per interdittiva antimafia alla concessionaria Piacenza Parcheggi e alla capogruppo della holding di cui fa parte (la Final).
A stretto giro è arrivata la replica dell’ex sindaca Patrizia Barbieri, ora tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale: “Condivido il pensiero del sindaco quando sostiene che non bisogna cadere in narrazioni distorte, che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti; e proprio sulla scorta di ciò non posso che contestare l’affermazione di Katia Tarasconi quando afferma di aver dovuto mettere la pratica ‘sul pulito’, come se chi c’è stato prima di lei non avesse fatto la propria parte o anche peggio. Al di là dell’utilizzo di un termine offensivo ed equivoco – evidenzia Barbieri -, vale a questo punto la pena ricordare ciò che si cerca di tacere: è indubbiamente vero che nel 2012 l’allora Giunta Dosi (non il centrodestra) diede il via al contratto di Piazza Cittadella ed è vero ciò che sostiene il sindaco Tarasconi quando dice che un contratto firmato pone degli obblighi che non si possono disattendere a piacimento, se non a pena di risarcimenti milionari. Ed infatti a noi la pratica così è pervenuta, con un contratto firmato e obblighi da rispettare. Ma gli obblighi devono essere onorati da entrambe le parti, non dal solo Comune, e così nel 2020 in occasione dell’adeguamento del piano economico finanziario si iniziò un contraddittorio con il privato caratterizzato da reciproche contestazioni e valutazioni, che avevano portato la mia amministrazione ad istituire nel 2021 un tavolo intersettoriale per verificare se c’erano ancora i presupposti dell’interesse pubblico alla realizzazione del parcheggio”.
L’ex sindaca barbieri: “Tarasconi si assuma le sue responsabilità”
Si rivanga dunque nel passato, perché nessuno, è evidente, vorrebbe vedersi addossate responsabilità politco-amministrative di un progetto che scotta da 13 anni. “È indubbiamente vero che nel 2012 l’allora giunta Dosi (non il centrodestra) diede il via al contratto di piazza Cittadella ed è vero ciò che sostiene la sindaca Tarasconi quando dice che un contratto firmato pone degli obblighi che non si possono disattendere a piacimento, se non a pena di risarcimenti milionari – le parole di Barbieri -. Ed infatti a noi la pratica così è pervenuta, con un contratto firmato e obblighi da rispettare, ma gli obblighi devono essere onorati da entrambe le parti, non dal solo Comune” premette.
“E così nel 2020 in occasione dell’adeguamento del piano economico finanziario si iniziò un contraddittorio con il privato caratterizzato da reciproche contestazioni e valutazioni, che avevano portato la mia amministrazione a istituire nel 2021 un tavolo intersettoriale per verificare se c’erano ancora i presupposti dell’interesse pubblico alla realizzazione del parcheggio. Questo proprio perché, onde evitare richieste di danni e contenziosi, i contratti non si possono disattendere per un capriccio o una mutata volontà politica, ma per ragioni di diritto”. Dunque per Barbieri “gli atti ci dicono che la decisione di questa amministrazione nel voler proseguire su piazza Cittadella si basa solo su una scelta politica», assunta secondo l’ex prima cittadina « nella consapevolezza da parte della attuale maggioranza che nella tarda primavera del 2022 chi li aveva preceduti era giunto alla conclusione, attraverso i risultati di difficoltosi tavoli tecnici, dei verbali dei Revisori dei Conti, dei pareri dell’Avvocatura, dell’allora direttore generale etc. che c’erano gli elementi per avviare la richiesta di risoluzione contrattuale (nessun contratto da stracciare quindi, ma inadempimenti da contestare al privato). Ed è stato così che, una volta acquisiti gli elementi utili, in data 13 giugno 2022 (13 giorni prima dell’elezione della sindaca Tarasconi) il Comune notificava a Piacenza Parcheggi la contestazione di grave inadempimento implicante la risoluzione contrattuale (nel caso di specie la questione era l’incompletezza della cauzione)”.
È poi noto che una volta vinte le elezioni nel giugno del 2022, la giunta Tarasconi ha dichiarato l’interesse pubblico per il parcheggio di piazza Cittadella. La giunta Barbieri, insomma, rivendica di aver notificato l’avvio per la risoluzione contrattuale “sulla base di un lavoro impegnativo, prezioso e puntuale fatto dal tavolo intersettoriale, con un’Avvocatura che si era ben espressa sul punto e con i Revisori che avevano redatto verbali dettagliati. Poi si può essere più o meno d’accordo sulla scelta della mia amministrazione di notificare l’avvio della risoluzione contrattuale, ma non si dica che l’attuale sindaca non aveva altra scelta se non proseguire con il parcheggio di Piazza Cittadella”.
In conclusione: secondo Barbieri la volontà di proseguire con il progetto del parcheggio interrato “risponde a una precisa scelta politica” ed è normale “che la sindaca lo rivendichi. Ma non condivido però che cerchi di addossare ad altri responsabilità che sono solo sue”.
anche TRESPIDI REPLICA A TARASCONI: “CHI RISARCIRÀ I PIACENTINI?”
“La sindaca Tarasconi sente puzza di bruciato e mette le mani avanti. L’opera simbolo del centrosinistra, ormai oltre la metà del mandato amministrativo, è ferma al palo, in una situazione fantasma, e la giunta non è in grado di prendersi le proprie responsabilità.” Parte da qui l’intervento di Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi, in replica alle recenti dichiarazioni della sindaca Katia Tarasconi rispetto alla vicenda del parcheggio interrato in Piazza Cittadella.
“L’avvio della procedura di interdittiva antimafia risale a metà gennaio. Capisco il doveroso riserbo, ma evitiamo l’ipocrisia di cadere dal pero. Il centrosinistra ha voluto realizzare il parcheggio a tutti i costi, forzando anche la mano per portarlo avanti. A Piacenza Parcheggi è stato concesso un aumento delle tariffe delle strisce blu fino a 1,80 euro l’ora, è stato ridotto il canone e allungata la concessione a favore del privato. E ora, a fronte di queste concessioni, nel contratto e nel suo addendum non è stato nemmeno inserito un articolo che consenta la risoluzione dell’accordo. Non è vero che è tutto a posto. Se così fosse, perché il cantiere è fermo da novembre? Perché i lavori non ripartono?”
“Stando al cronoprogramma allegato all’addendum contrattuale – continua Trespidi – il cantiere avrebbe dovuto prendere il via nel febbraio 2024 e terminare nell’agosto 2025. Come può la sindaca Tarasconi dichiarare che è tutto a posto? Le tempistiche non saranno rispettate, questo è evidente.”
Trespidi incalza poi sulla scarsa trasparenza riguardo la copertura assicurativa: “La polizza del cantiere era scaduta il 31 dicembre 2024. Il 31 gennaio il Comune ha dovuto sollecitare l’invio della nuova documentazione, che è arrivata solo il 7 febbraio. Quindi per 37 giorni l’ente pubblico non era a conoscenza del fatto se il cantiere fosse rimasto senza copertura, mentre l’amministrazione continuava a sostenere che fosse tutto sotto controllo.”
Infine, un affondo sul danno economico per i cittadini: “Ora il problema è recuperare le concessioni fatte a Piacenza Parcheggi. Ma soprattutto: chi risarcirà i piacentini per l’aumento delle tariffe dei parcheggi nelle strisce blu, portato avanti per garantire il riequilibrio economico finanziario ritenuto necessario dal privato al fine di avviare la costruzione del parcheggio interrato? È ora che la giunta esca dall’ambiguità e si assuma le proprie responsabilità.”
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