Addio a Daniele Nastrucci, il sindaco di Caorso che visse gli anni caldi della centrale
26 Febbraio 2025 11:06
Un artista non solo per passione ma anche nella sua professione, elegante anche nei modi. Caorso piange Daniele Nastrucci, due volte sindaco. Dall’animo ferito dalla perdita della figlia ma sempre fedele alla sua integrità e ligio alla correttezza, se n’è andato all’età di 84 anni.
Dal 1988 al ‘90 guidò il Comune a capo di un’alleanza tra socialisti e comunisti (dei quali faceva parte) e fu di nuovo primo cittadino dal 1999 al 2004 come portacolori di una lista civica. Il suo impegno politico era iniziato a fianco del suo amico fraterno Luigi Pelò, sindaco socialista dal 1975 al 1985, nel decennio caratterizzato dalla centrale nucleare, prima in fase di realizzazione e poi di produzione.
Tra i significativi provvedimenti introdotti da Nastrucci quand’era primo cittadino vengono ricordati: l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta per ogni tipologia di rifiuti, la concessione dell’ampliamento della Saib con monitoraggio delle emissioni in atmosfera da parte di Arpae e l’impegno, costante, per la disattivazione dell’impianto nucleare.
Sportivo da sempre e appassionato di calcio, per anni è stato collaboratore di Libertà per la quale scriveva le cronache delle partite domenicali. Dopo l’intervento al cuore di nove anni fa, ogni giorno andava a fare una passeggiata lungo il Po.
È stato tra i fondatori della sezione Avis di Caorso e della Pro loco Caorso e riuscì a portare in paese personaggi noti che riempivano la balera di gente.
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