Messa a cinque anni dal Covid, Cevolotto: “La cura sia al centro della comunità”
11 Febbraio 2025 19:39
“La malattia è associata alla cura, all’accompagnamento. Questo ci ha insegnato la pandemia: la cura deve stare al centro della comunità“. Sono le parole del vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto, durante l’omelia della celebrazione eucaristica in occasione della Giornata mondiale del malato, che la Chiesa ha scelto di mettere in occasione della festività della Madonna di Lourdes. Messa che è stata celebrata nel tardo pomeriggio di martedì 11 febbraio nella chiesa di via Damiani a lei dedicata.
Una messa rivolta alle vittime del Covid, a cinque anni dallo scoppio della epidemia a Piacenza, e a quanti hanno speso la vita far fronte all’emergenza sanitaria.
“Non vogliamo dimenticare, anzi, vogliamo fare memoria: prima di tutto di coloro che sono morti, il cui ricordo è conficcato nel cuore delle famiglie, dei gruppi, di tutti coloro che li piangono ancora oggi – ha proseguito mons. Cevolotto -. Vogliamo fare memoria di chi si è dato da fare per aiutare, per dare una mano, per costruire passo passo una solidarietà che forse non si immaginava. Di tante esperienze abbiamo vivo il ricordo anche se doloroso”.
“La Giornata del malato, con il messaggio di papa Francesco imperniato sulla speranza, avvia con la semplicità e la profondità della preghiera per tutti i malati questo cammino della memoria – spiega l’Ufficio diocesano per la pastorale della salute – a cui seguiranno eventi aperti a tutti per ricordare, per non rimuovere, per «richiamare nel cuore» (questa l’etimologia del verbo «ricordare») e fare tesoro del bene di cui molti, giovani adulti vecchi, si sono fatti promotori nella quotidianità della vita e nelle istituzioni. Un bene di cui c’è sempre bisogno”.
Alle iniziative che saranno promosse in questo ambito è legato il logo “Ricorda” che sottolinea proprio questo valore del ricordare.
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