Diritto all’oblio oncologico e nuove sfide: medici dall’ospedale alla periferia

08 Febbraio 2025 02:29

La legge sull’oblio oncologico del 2023 ha cambiato la vita delle persone che hanno avuto un tumore e oggi hanno le stesse garanzie di chi non l’ha mai avuto. Il territorio piacentino è sempre stato sensibile su questo tema e aiuta i pazienti ancora malati facendoli spostare il meno possibile. Se n’è è parlato al convegno dal titolo “Il diritto all’oblio oncologico”, promosso dalla Fondazione forense piacentina e tenuto al PalabancaEventi.

nuove sfide

C’è però anche una “sfida” della continuità di cura che Piacenza ha accettato e che sta vincendo, come ha spiegato l’ex primario di oncologia dell’ospedale di Piacenza Luigi Cavanna: “Nel 2004 ci siamo infatti accorti di un aspetto poco considerato che è il “fardello del viaggio”: chi fa le cure tutte le settimane e per tanto tempo ha problemi nei viaggi che deve fare e quindi assisterlo maggiormente a domicilio è veramente fondamentale. Noi abbiamo così organizzato un sistema per il quale sono i medici a doversi spostare dall’ospedale alla periferia, a Fiorenzuola, Castel San Giovanni, Bobbio e anche in Valnure, per far fare le dovute cure ai pazienti in modo che non siano costretti a percorrere più di 30 chilometri. Una metodologia che ci ha visto tra i primi in tutta Italia”.

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