“Laboratorio di liuteria” dell’orchestra Cinque Quarti: tra musica e artigianato

30 Marzo 2025 04:00

L’orchestra Cinque Quarti si arricchisce di una nuova esperienza formativa con il “Laboratorio di liuteria”, un progetto che avvicina i ragazzi non solo alla musica, ma anche alla cura e alla conoscenza degli strumenti. L’iniziativa, presentata ieri, presso la Scuola Caduti sul Lavoro, è il frutto di una sinergia tra istituti, enti e associazioni del territorio, con il fondamentale sostegno della Fondazione Ronconi Prati.

“I ragazzi – ha commentato l’avvocato Sandro Miglioli, presidente del Gruppo libertà e della suddetta Fondazione – non devono essere solo fruitori passivi della musica, ma partecipare attivamente anche alla sua costruzione e manutenzione. Questo laboratorio è un perfetto esempio di come si possa insegnare loro a prendersi cura di ciò che usano. È una grande lezione di responsabilità e crescita. Abbiamo sposato questa iniziativa in un decimo di secondo. Vorremmo organizzare una visita al Museo del Violino di Cremona per far loro scoprire la storia e l’arte di questo mestiere”.

Alla presentazione è intervenuto anche il vicepresidente Giorgio Losi che ha sottolineato il valore educativo del progetto: “Crediamo moltissimo nel valore dell’attività manuale e dell’importanza di poter dire “l’ho fatto io”. La crescita personale passa anche attraverso la capacità di costruire e riparare con le proprie mani”.

“acquisire consapevolezze”

Ad aprire l’incontro è stata Elisabetta Menozzi, docente del progetto Cinque Quarti, che ha raccontato la genesi del laboratorio: “Abbiamo sempre sognato di dare ai ragazzi la possibilità di acquisire consapevolezza non solo nell’arte di suonare, ma anche nella cura degli strumenti. Questo è uno dei nostri obiettivi pedagogici principali: educare alla responsabilità, al rispetto per ciò che si utilizza. Il numero di partecipanti è volutamente limitato per garantire un’attenzione adeguata: 9-10 i ragazzi impegnati, con la supervisione di un liutaio professionista, il maestro Flavio Perego della scuola cremonese”.

Il laboratorio proseguirà fino a maggio con due incontri settimanali e, come ha anticipato la dirigente scolastica Simona Favari, coordinatrice del micro universo dell’Orchestra Cinque Quarti, si sta già pensando al futuro: “Stiamo lavorando per dare ai ragazzi un ruolo attivo all’interno dell’orchestra. Vorremmo che diventassero una sorta di ‘tecnici sul campo’, con una maglietta e un logo che li renda riconoscibili e valorizzi il loro contributo». Un laboratorio che combatte la dispersione scolastica: «Il laboratorio – aggiunge la docente e musicista Monica Bertuzzi – non nasce solo per insegnare la cura degli strumenti, ma anche per offrire un’esperienza pratica e concreta. Pensiamo anche a un laboratorio anti-dispersione scolastica, un luogo in cui i ragazzi possano sentirsi parte di un progetto e sviluppare competenze utili”.

Andrea Villa della Cooperativa Sociale Eureka ha evidenziato: “I ragazzi non solo sperimentano un’arte antica e affascinante, ma vedono subito i risultati del loro lavoro. Questo è molto gratificante e li motiva a proseguire». Il laboratorio ha stretto un’importante collaborazione con la falegnameria della Caritas, che mette a disposizione materiali e attrezzature. Michele Napoli, responsabile della falegnameria, ha raccontato: “Abbiamo supportato i primi passi del laboratorio e ci auguriamo che questa collaborazione possa crescere. Abbiamo già gli strumenti per lavorare il legno e l’idea è quella di avviare, in futuro, anche la costruzione di strumenti musicali”.

Un modello di inclusione, crescita e innovazione

L’orchestra Cinque Quarti conferma il suo impegno nell’inclusione e nella crescita attraverso un laboratorio che unisce musica e artigianato, permettendo ai giovani di conoscere e curare gli strumenti ad arco. Le lezioni, ospitate presso l’oratorio della Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes a Piacenza, prevedono 20 ore suddivise in 9 incontri. Il tutor Nicole Martinasso guiderà i partecipanti: Alessandro Corradi, Alessia Aguilar, Iris Mehmeti, Valeria Borotti, Alissa Sinella, Meggy Sinella, Inoussa Banse, Aron Aruci, Andrea Pascai e Samuele Metani. La realizzazione di questo laboratorio è possibile grazie a un importante network di collaborazioni, che ruota attorno al decisivo sostegno della Fondazione Ronconi Prati. In campo la Caritas di Piacenza, l’associazione CinqueQuarti, la cooperativa sociale Eureka, la rete di scuole “Dalla Classe all’Orchestra”, l’associazione Mikrokosmos e cooperativa Sociale Kairos. Questa rete di collaborazioni rappresenta un valore aggiunto fondamentale, poiché garantisce una visione multidisciplinare e un supporto concreto alla realizzazione e allo sviluppo del laboratorio. L’unione di competenze diverse, dall’ambito musicale a quello educativo e sociale, permette di offrire ai ragazzi un’esperienza completa e altamente formativa.

© Copyright 2025 Editoriale Libertà