Cartolerie, il futuro è tutto da scrivere: “Quaderni e matite non bastano più”
01 Aprile 2025 12:33
Quando varchi la soglia di una cartoleria, l’odore è di quelli inconfondibili. L’aroma antico della carta si unisce al profumo dolce delle gomme da cancellare e a quello pungente delle fotocopie ancora calde di stampa.
Un mix che risveglia ricordi e porta con sé la voglia di fare: di appuntare, scrivere, colorare con le proprie mani. Di questi tempi, però, le cartolerie sono anche tra le attività più minacciate: la grande distribuzione organizzata e il commercio online rappresentano concorrenti a cui non è facile tenere testa. Inoltre, i prodotti del settore hanno subito un rincaro negli anni, che, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, nel 2024 è stato del +6,6% rispetto al 2023.
A Piacenza ci sono decine di cartolerie. Libertà ha fatto un viaggio tra alcune di loro, cogliendo tratti comuni: la maggior parte sono attività storiche, a conduzione familiare, tramandate di generazione in generazione. Quattro chiacchiere con i cartolai piacentini sono l’occasione per delineare lo stato dell’arte di un mestiere. Cosa significa essere cartolai oggi?
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