La presidente Slow Food al Raineri Marcora: “Addio Alta moda per fare la contadina”
27 Febbraio 2025 17:57
“La bellezza siete voi. Se non credessi nella forza delle idee e nella possibilità che il vostro pensiero possa cambiare le cose non sarei qui”.
Con queste parole, la presidente nazionale di Slow Food Italia, Barbara Nappini, ha presentato al Caffè Letterario dell’Istituto Raineri Marcora il suo libro “La natura bella delle cose” e ha dialogato con gli studenti dell’istituto agrario e alberghiero.
Nappini ha raccontato la scelta di lasciare un lavoro nel mondo dell’Alta moda per “fare la contadina” e il percorso che l’ha portata al vertice del movimento della Chiocciola, fondato da Carlin Petrini.
Durante l’incontro, ha esplorato il tema della bellezza come forza capace di riconnetterci con l’ambiente e le persone che ci circondano. Ha sottolineato l’importanza di gesti e scelte quotidiane. “Quale gesto in particolare?” ha chiesto una studentessa. “Il più importante è pensare. Fermatevi a pensare a quello che fate, alle scelte al supermercato, alle scelte piccole e a quelle grandi, date valore alle vostre decisioni. La società non ci abitua a pensare, siamo condizionati e interrotti, anche dai telefonini. Ma possiamo scegliere di prenderci il nostro tempo”, ha risposto Nappini.
La discussione ha toccato anche temi cruciali come la globalizzazione, le filiere agroalimentari e l’impegno per la pace, valori fondamentali per Slow Food nella promozione di un sistema alimentare più giusto e sostenibile.
Nappini ha ricordato il suo incontro a Expo con un produttore delle Ande, custode di 300 varietà di patate, che garantiscono la biodiversità e raccontano un patrimonio territoriale straordinario.
Ha parlato inoltre dell’impegno di Slow Food per le filiere agroalimentari e di come il rispetto della natura sia una strategia vincente anche per le grandi aziende estensive. Ha citato, ad esempio, il caso di alcune imprese canadesi che stanno adottando pratiche rigenerative grazie a questa filosofia.
Anche il dirigente scolastico Alberto Mariani ha sottolineato l’importanza della partecipazione, invitando i giovani a essere attivi nella vita civile e a far sentire la propria voce. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre domande e condividere riflessioni, arricchendo il dibattito con le loro esperienze e prospettive.
A portare il contributo di Slow Food Piacenza è stata Monica Nastrucci, che ha presentato il progetto annuale dell’associazione: un’iniziativa che porta nelle classi esperti e produttori per raccontare gratuitamente esperienze di vita e lavoro, trasmettendo conoscenze legate a miele, cioccolato, caffè, agricoltura e Presìdi.
Al termine dell’incontro, Barbara Nappini ha visitato il campus, assaggiando i biscotti preparati dagli studenti del Progettone nei laboratori enogastronomici, per poi concludere la giornata con una visita alle stalle dell’azienda agricola dell’istituto.
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