Piacentina morta nel rogo dell’auto ibrida: chiesto il giudizio per sei persone

22 Febbraio 2025 10:59

La procura di Napoli ha chiesto il giudizio per sei persone ritenute coinvolte nel grave incidente avvenuto il 23 giugno 2023 sulla tangenziale di Napoli che ha provocato la morte della professoressa Maria Vittoria Prati, piacentina, ricercatrice del Cnr, e del giovane tirocinante Fulvio Fallace. La professoressa Prati, dopo l’adolescenza, si era trasferita da Piacenza a Napoli dove aveva studiato e risiedeva. Sarebbe partito dall’esplosione di una batteria al litio sovraccarica, l’incendio dell’auto sperimentale che la ricercatrice e il giovane tirocinante stavano testando sulla tangenziale di Napoli, nel pomeriggio del 23 giugno 2023. Un incidente gravissimo che portò entrambi alla morte. Al termine delle indagini, che si sono avvalse del parere di diversi consulenti, la Procura di Napoli ha chiesto il giudizio per sei persone ritenute coinvolte nella tragedia.

Secondo quanto emerso dalle indagini a determinare l’incendio mortale fu l’esplosione di una della batteria a litio usata per alimentare la trazione del veicolo sperimentale, con la complicità del malfunzionamento del suo unico sistema di sicurezza. Gli inquirenti, tra l’altro, puntano il dito contro la scelta di collocare la batteria proprio dietro i sedili anteriori e non, come invece prescritto, lontano dall’abitacolo e in una zona isolata e protetta.

Il prossimo 28 maggio gli indagati sono attesi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli per l’udienza preliminare che li vedrà in veste di imputati: si tratta due amministratori che si sono avvicendati alla guida di una delle società sostenitrici del progetto, un assegnista di ricerca dell’Ateneo salernitano, e tre dipendenti della società proprietaria del veicolo sperimentale e capofila del progetto.

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